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Le grandi scoperte e il lascito del Padre della Ricerca sui Cannabinoidi.

 

Durante la sua carriera, ha compiuto numerosi studi sui composti della cannabis e, in particolare, è stato il primo scienziato a isolare il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC). Queste scoperte hanno rappresentato un importantissimo passo avanti nella comprensione dei cannabinoidi e del loro potenziale terapeutico.

Grazie alla sua lunga e appassionante ricerca, Mechoulam ha contribuito a far progredire la conoscenza sui cannabinoidi e le loro proprietà benefiche. In particolare, i suoi studi hanno dimostrato l'importanza del THC e del CBD e di come in correlazione avessero effetti terapeutici differenti al variare del loro rapporto.

 

Le grandi scoperte

Raphael Mechoulam e il suo team di ricerca sono stati i primi a isolare,identificare e sintetizzare il CBD (1963) e Il THC (1964). La scoperta del THC è stata un passo cruciale per capire la farmacologia, biochimica e il potenziale terapeutico della Cannabis. Grazie alla scoperta di Mechoulam, oggi sappiamo che il THC si lega ai recettori cannabinoidi presenti nel nostro sistema nervoso centrale, comprendendo che è l’unica molecola psicoattiva insieme ad alcuni suoi isomeri. Nel 1992 scopre il primo dei cannabinoidi presenti e prodotti naturalmente nel nostro corpo, un cannabinoide endogeno: l’ anandamide (AEA) (dalla parola Sanscrita “Ananda” che significa beatitudine, felicità gioia).

Durante gli studi del THC sul nostro corpo, è stato scoperto il “sistema endocannabinoide”, coinvolto nel regolamento di molteplici funzioni biologiche: solo lo studio della pianta di Canapa ha permesso questa scoperta di portata enorme furono le parole dello stesso professore. Grazie al lavoro di Mechoulam e del suo team, si è aperto un intero campo di ricerca sui cannabinoidi e sul loro potenziale terapeutico, che ha portato a numerosi studi sulle proprietà mediche della cannabis.

 

Il ruolo dei cannabinoidi e l’effetto entourage

Negli ultimi anni, la ricerca sui cannabinoidi ha fatto passi da gigante. Grazie ai numerosi studi condotti da Mechoulam e da altri ricercatori, sappiamo che i cannabinoidi possono avere molteplici effetti benefici per la salute.

Gli studi condotti da Mechoulam hanno anche portato alla scoperta dell'effetto entourage. Questo effetto si verifica quando i cannabinoidi lavorano insieme in sinergia per produrre effetti terapeutici più forti rispetto a quelli prodotti da un singolo cannabinoide. Ad esempio, alcuni studi suggeriscono che l'effetto antinfiammatorio del CBD può essere potenziato dalla presenza di altri cannabinoidi, terpeni e flavonoidi presenti naturalmente nella pianta .

Tanti i tentativi di Mechoulam di far largo alle proprie ricerche, tra rammarico e la delusione sempre poco attenzionate. Famoso il caso del 1988 quando insieme un gruppo di lavoro brasiliano, aveva dimostrato che il CBD era un potente farmaco antiepilettico. Solo pochi anni fa si è ritornati sul questa ricerca, effettuando diversi studi clinici che hanno evidenziato per l’ennesima volta proprietà che avrebbero potuto assistere per decenni pazienti da tutto il mondo.

 

 

 
 

Il lascito di Mechoulam

Mechoulam è stato un pioniere nella ricerca sulla cannabis, con circa 350 studi al suo attivo. Nonostante abbia incontrato numerosi ostacoli da superare con più o meno difficoltà, ha continuato la sua ricerca fino all'età di 92 anni. Alcune delle sue scoperte più significative hanno aperto la strada a nuove terapie per curare diverse patologie, incluso il cancro, il dolore neuropatico, l’osteoporosi, l’artrite, l’Alzheimer, la Sclerosi Multipla,il diabete, l’obesità, la depressione e tante altre.

 

L'approccio di Mechoulam allo studio della cannabis è sempre stato serio e rispettoso, nonostante gli stigma sociali che circondano la pianta. Ha ottenuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo ma non si è compreso ancora il valore e il potenziale delle sue ricerche che possono cambiare. Forse è perché ha scelto un argomento controverso, ma ha affrontato queste sfide con la calma dei forti, sapendo le numerose proprietà di questa pianta e quanto può rivelare.

 

Mechoulam ci ha lasciato una ricchezza di informazioni rivoluzionarie. Ha piantato i semi per le future generazioni, perché curino, coltivino e approfondiscano questi lavori di ricerca con passione, amore e curiosità, portando questa pianta allo splendore che merita. In un'intervista, ha espresso il rammarico per la mancanza di studi clinici sull'uomo e della ricerca sul sistema endocannabinoide.

 

Speriamo che i suoi contributi continueranno ad ispirare le future generazioni di ricercatori come ha ispirato noi di Hentourage, goccia dopo goccia ad alimentare il mare che ha smosso.

 

 

Bibliografia e fonti

 

💻 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/3021637/

💻 https://www.science.org/doi/abs/10.1126/science.1470919

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