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La Cannabis si rivela utile per chi pratica attività fisica. Partiamo da un presupposto, applicare corpo e mente in contesti sportivi è fondamentale al fine di curare il proprio equilibrio psicofisico.

 
”[...] Giova il moto, il sudar molto, il tenere il ventre sciolto [...]” Verso del capo 113 dal "Regimen Sanitatis Salernitanum
 

Nei secoli la regola della mens sana in corpore sano è stata declinata da ogni istituzione medica, rivelando l’utilità non solo ai fini del benessere fisico ma anche di quello mentale che viene stimolato ed è costretto a confrontarsi con sfide verso altri concorrenti e, ancora meglio, nell’intento di superare i propri limiti.

 
 

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1. Perchè il CBD

2. Come il CBD interagisce con il nostro corpo

3. Antinfiammatorio e analgesico

4. Ansia da prestazione sportiva e sonno

5. L'azione neuroprotettiva

6. Conclusioni

 
 

1. Perchè il CBD

La cannabis rappresenta un mondo di risorse naturali dal quale attingere e la molecola di CBD (Cannabidiolo) è l’aiuto concreto di cui necessitiamo nel contesto sportivo. Il CBD è uno dei 146 fitocannabinoidi attivi nelle piante di cannabis che è in grado di comunicare e cedere benifici al sistema endocannabinoide (il nostro sistema equilibratore che regola tra le cose la percezione del dolore, gli ormoni, il metabolismo e la risposta immunitaria. Ne abbiamo parlato qui in maniera più approfondita.

 
 

Probabilmente avrai sentito parlare con più frequenza di un altro fitocannabinoide, il THC, la molecola della cannabis con effetto psicotropo centrale più potente. La distinzione tra CBD e il THC diventa di fondamentale importanza nei contesti agonistici dove è non è concesso assumere sostanze dopanti e proibite. Dal primo febbraio 2018 per World Anti-Doping Agency (WADA) il CBD è stato escluso dalla lista delle sostanze naturali e sintetiche considerati dopanti o proibite pur essendo trattato ancora con attenzione in alcune nazioni. Trattandosi dell’unico fitocannabinoide concesso è fondamentale chiarire che essendo il CBD comunque estratto da piante di cannabis contenenti THC (quindi possibilmente presente in tracce) bisogna prestare assoluta attenzione che il prodotto che si ha intenzione di assumere sia stato trattato in maniera attenta e ottimale.

Dai un’occhiata tu stesso:

Dopo l’eliminazione dalla lista di sostanze proibite l’utilizzo del CBD è cresciuto in maniera esponenziale, tra gli atleti di sport di contatto è diventata la seconda sostanza più assunta prendendo il posto della nicotina. Circa il 28% dei rugbisti, ad esempio, ne fa uso per alleviare e migliorare il recupero dei frequenti eventi traumatici ai quali il corpo è esposto.

Fatte le dovute premesse è ora di capire in che modo il CBD ha effetto sul nostro sistema endocannabinoide e quindi in che modo può migliorare la salute del nostro corpo.

 
 

2. Come il CBD interagisce con il nostro corpo

Il sistema endocannabinoide, grazie ai I recettori CB1 e CB2 (presenti in tutto il corpo rispettivamente nel sistema nervoso e in quello periferico), ha funzione regolatrice per mantenere l’omeostasi ossia l’attitudine del nostro organismo di autoregolarsi e di sostenere uno stato di equilibrio fisiologico al variare dei fattori esterni.

Durante l’esercizio i cannabinoidi (in questo caso i fitocannabinoidi della canapa), sono coinvolti ad esempio nel rilascio di:

  • glucocorticoidi: addetti al controllo dell’umore, degli stati depressivi e dell’ansia;

  • dopamina: legato agli stati di appagamento:

  • fattore neurotrofico derivato dal cervello: neurogenesi e plasticità neurale;

  • idrolasi amidica degli acidi grassi: con effetti analgesici.

L’attività fisica in se ottimizza il processo di stimolazione e ne amplifica gli effetti benefici.

 

3. Antinfiammatorio e analgesico

Le infiammazioni sono i fastidi più frequenti tra gli sportivi e sono alla base di patologie acute e croniche. Lo sforzo prolungato al quale è spesso esposto il corpo e i traumi che subisce (come ad esempio quelli del sarcolemma, la membrana delle fibre muscolari) sono tra le cause scatenanti dei fastidiosi stati infiammatori.

Il CBD controlla la risposta infiammatoria:

  • regolando il rilascio di cortisolo;

  • riduce alcuni marker dell’infiammazione come le citochine;

  • riducendo la risposta delle cellule immunitarie iperattive.

Bisogna considerare anche l’effetto analgesico del CBD che ritorna utile nei processi di recupero e prestazione oltre che per le patologie infiammatorie. Il cannabidiolo ha un’azione diretta sul sistema nervoso centrale su cui agisce con effetto sedativo; grazie all’attivazione dei recettori Vanilloidi inibisce i neurotrasmettitori psinapsici che riducono la segnalazione neuroinfiammatoria e inibiscono il dolore.

Alcune evidenze scientifiche suggeriscono che il CBD possa avere un ruolo negli indolenzimenti, nei DOMS (Delayed Onset Muscle Soreness) indolenzimenti a insorgenza ritardata, nelle “lesioni da uso eccessivo”, nei dolori cronici.

 

 

 

 

 

4. Ansia da prestazione sportiva e sonno

La Sports Performance Anxiety (SPA) danneggia le prestazioni atletiche e la qualità di vita della persona che ne soffre. Rabbia, aggressività, inappetenza, aumento della sudorazione e tensione muscolare sono solo alcune delle manifestazioni di un corpo e una mente sotto pressione. 

Il CBD rappresenta un’alternativa o un sostegno alle terapie comportamentali laddove non dovessero rivelarsi efficaci al cento per cento. Il cannabidiolo interagendo con il sistema endocannabinoide interviene in condizioni di induzioni a stress sia nei soggetti sani che in quelli on disturbo d’ansia sociale.

Nel sistema nevoso centrale il CBD attivando i recettori neurotrasmettitori acido gamma-aminobutirrico (GABA) e serotonina (5-HT) rilascia nel corpo un senso di calma che influisce positivamente sul sonno e ci consente di affrontare in maniera lucida e tranquilla le sfide sportive e della quotidianità.

 

5. L'azione neuroprotettiva

 

 

 

Le lesioni cerebrali traumatiche frequenti negli sport da contatto sono un rischio concreto per gli atleti. Dopo il football americano, il rugby, gli sport da combattimento e l’hockey è stato evidenziato come anche i colpi di testa nel calcio alla lunga possano essere dannosi per la salute cerebrale testimoniando la nostra superficialità sul problema nell’ultimo secolo.

I sintomi di una lesione cerebrale sono molteplici: mal di testa, mancanza di concentrazione, poca memoria, irritabilità, vertigini, affaticamento, dolore. Il CBD rappresenta una delle poche terapie efficaci contro questa sintomatologia e grazie alle sue proprietà antiossidanti diminuisce il rischio di contrarre patologie croniche come la CTE, l’encefalopatia traumatica cronica. La CTE è una malattia neurogenerativa che tra i sintomi annovera depressione, demenza e tendenze suicide.

 

Conclusioni

Lo sport ha riconosciuto al CBD un ruolo all’interno dei processi di allenamento, recupero e competizione prospettendo un’alternativa per la cura dell’equilibrio psicofisico dell’atleta. Vogliamo specificare che nessuna delle informazioni scritte in questa pagina va interpretata come consiglio o suggerimento. La cura della salute fisica e mentale è un percorso che deve essere discusso e affidato a professionisti e al consulto medico.

Hentourage continuerà a monitorare gli studi che legano i principi della canapa e lo sport.

 

Bibliografia e fonti

💻 https://leafytrade.com/blogs/news/cbd-in-sport-sports-performance-anxiety

💻 https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1043661819326143

💻 https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fphys.2021.722550/full

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