Tre definizioni importanti da cui partire.
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Il CBD (o Cannabidiolo) è un composto chimico con una sua formula (C21H30O2).
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Il CBD è un fitocannabinoide, ossia un cannabinoide prodotto derivante naturalmente da una pianta. I fitocannabinoidi della cannabis, ognuno avente le proprie caratteristiche, sono 146.
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Un cannabinoide è “un gruppo di molecole con ventuno atomi di carbonio, oppure come l’insieme dei suoi acidi carbossilici e analoghi”, parole del professor Mechoulam.
Il CBD è assieme al THC, il fitocannabinoide con più alta concentrazione all'interno delle piante di cannabis. Il CBD è particolarmente concentrato nelle varietà di cannabis da fibra (quelle che volgarmente chiamiamo canapa) e non ha l’effetto centrale psicotropo del THC.
Proprietà del CBD
Ognuno di noi possiede un sistema endocannabinoide che elabora tramite recettori i benefici che ciascuno dei cannabinoidi e fitocannabinoidi apporta all’organismo. I benefici del CBD sul nostro corpo studiati sono innumerevoli, ecco alcuni tra i più importanti:
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È un naturale equilibratore psicofisico : il sistema endocannabinoide è uno dei centri biologici principali del nostro corpo, la sua corretta funzione è fondamentale affinché processi fisici e mentali funzionino correttamente. Il CBD agisce direttamente sul sistema endocannabinoide: lo stimola, lo protegge, lo rafforza.
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È un antidolorifico.
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Riduce inoltre gli effetti psicotropi dello stesso THC affievolendo la sintomatologia da hangover avvertita.
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È uno stabilizzatore della pressione intraoculare.
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Agisce come antiepilettico, ansiolitico, antibiotico.
Breve storia del CBD
La base scientifica e farmacologica degli effetti della cannabis è stata riportata all’attenzione di tutti solo nell’ultimo secolo. “Si tratta di un altro rimedio vegetale con una pessima reputazione”. Sono parole di Patrick Wall, uno dei padri della “terapia del dolore” che alla fine degli anni novanta rimarcava il contrasto infondato tra legge, reputazione e effettive proprietà che le piante di cannabis, in ogni sua forma, erano in grado di fornire a servizio della civiltà.
È dalle spedizioni napoleoniche che perdura la precarietà ai danni della ricerca scientifica che perdura a intermittenza dalla fine del XIX secolo. La difficile storia del CBD inizia nel 1940 negli States quando fu isolato per la prima volta dal team del professor R.Adams.
Venti anni più tardi il dottor Raphael Mechoulam impiegherà i suoi sforzi accademici nello studio delle magnifiche proprietà del Cannabidiolo che definirà “precursore non attivo del THC”. Il THC è stato infatti isolato solo nel 1942 e ha oscurato e inasprito qualsiasi precedente tentativo di ricerca sui fitocannabinoidi della cannabis a causa delle sue potenti proprietà psicotrope. La ricerca procede e si aggiorna di verità scientifiche che contrastano sempre di più la reputazione e la regolamentazione sulla cannabis e le proprietà che mette a disposizione per il miglioramento delle tecnologie mediche e quotidiane.
Sistema Endocannabinoide
Il sistema endocannabinoide (EPS) è per definizione un sistema endogeno (che ha origine interna) di comunicazione tra le cellule ed è di grande importanza per il regolare funzionamento dell’organismo. Si cura infatti della regolazione di dolore, infiammazione, appetito, degli ormoni, del metabolismo del glucosio e della risposta immunitaria. Sull’EPS esso agiscono i cannabinoidi: gli endocannabinoidi (i cannabinoidi prodotti internamente) e i fitocannabinoidi (di origine prevalentemente vegetale). Sono i recettori ad occuparsi della codifica dei messaggi di cui i cannabinoidi sono portatori.
Da menzionare i CB1 diffusi prevalentemente nel sistema nervoso, periferico e centrale (sono presenti in parte anche in altre tipologie di tessuti che non siano nervosi come le ghiandole endocrine, l’apparato riproduttivo e urinario). I recettori CB2 sono invece prevalenti sulle cellule immunocompetenti: nell’intestino, fegato, milza, tonsille, nei linfociti, nei monociti.
Differenza tra CBD e THC
Canapa e Cannabis della stesso genere e specie la cannabis Sativa. La grande differenza che ha portato a distinguerle è nella concentrazione dei cannabinoidi: nella Canapa è più alto il CBD (principio attivo non psicoattivo con grandi capacità rilassanti, antinfiammatorie e antidolorifiche); nella Cannabis il THC (il principio attivo psicotropoprodotto dai fiori di cannabis ) è molto più alto .
È per questo che a quest'ultima ci si è sempre riferiti in termini rastafariani e spesso dispreggiativi fino a riconoscerla sotto il nome di Marijuana che non ha fatto che portare un altro elemento di confusione all'interno del discorso. Solo negli ultimi anni cannabis e marijuana stanno scindendo i propri significati a favore della Cannabis spesso ricollegata all'uso teraupetico.
La Canapa (affiancata spesso al concetto di "industriale") è invece all'origine di strutture come gli olii, le fibre, la cellulosa. È stata fondamentale dalla notte dei tempi per lo sviluppo della civiltà grazie alla versalità senza eguali ed è la colonna portante del progetto Hentourage.